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Se non ora quando e Pari o Dispare
Scritto da Redazione PoD Martedì 08 Febbraio 2011 13:44   

Domenica  si terrà a Roma e in molte città d’Italia  la manifestazione nata dall'appello "Se non ora quando?". Anche se come associazione non abbiamo sottoscritto l’appello, non riconoscendoci completamente nei contenuti proposti nel documento, molte di noi socie di PoD saranno  felici di partecipare. Condividiamo che le donne protestino per  il fatto che alte cariche dello Stato siano esposte a posizioni di ricattabilità, e che proiettino a livello internazionale una pessima immagine del nostro Paese. Sottolineamo anche che, nella discussione pubblica di questo periodo, si è persa l'occasione di mettere a tema il fatto che sono non solo alcune donne, ma anche alcuni uomini a fare, in varie forme,  commercio di sé, con logiche ben lontane dal merito e con una puntuale perdita di dignità personale in ogni caso. Né ci piace la commistione tra cariche e affari pubblici e convenienze private. Non ci piace neanche l'ipocrisia di chi, da un lato si pone  come paladino della famiglia tradizionale,  anche con provvedimenti di legge a ciò ispirati, e allo stesso tempo assume comportamenti di fatto in assolutoontrasto. Rifiutiamo tutto questo sostanzialmente in termini di coscienza civile e laica. Quanto agli sviluppi che la manifestazione sta assumendo, con le varie adesioni, ci auguriamo che si eviti il rischio di perdere un'occasione di ampia traversalità e di protagonismo delle cittadine e dei cittadini su una tematica prioritaria di impegno e coscienza civile.

Il link al sito della manifestazione del 13 febbraio,

Se non ora quando http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/

 

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Per raccontare un'altra storia italiana. PoD aderisce alla manifestazione
Scritto da Redazione PoD Sabato 29 Gennaio 2011 20:01   

PARI O DISPARE ha aderito alla manifestazione tenurasi oggi a Milano il 29 gennaio, di cui volentieri pubblichiamo il manifesto(in basso). Riteniamo, infatti, che i comportamenti del Premier, al di là di eventuali reati commessi, il cui accertamento compete alla magistratura, siano incompatibili con la carica istituzionale che ricopre, perché lo rendono ricattabile ed espongono il Paese al ridicolo internazionale. Non è un giudizio morale su attività come la eventuale frequentazione di un gran numero di prostitute, ma un giudizio politico sull’inadeguatezza a governare e a rappresentare il Paese. Aggiungiamo che tali eventi stanno sottraendo tempo al governo dei problemi reali del paese, ed in particolare alla condizione femminile che posizione l'Italia al penultimo posto delle classifiche europee, il che rende il tutto quasi grottesco.
MILANO IN PIAZZA SABATO 29 GENNAIO PER RACCONTARE UN´ALTRA STORIA ITALIANA

Le moltissime adesioni che continuano ad arrivare all’appello “Mobilitiamoci per ridare dignità all´Italia”, partito da Milano e dalla Lombardia, insieme alla richiesta arrivata spontaneamente da centinaia di donne  di una presa di parola pubblica,  ci hanno indotto a lanciare la proposta di una manifestazione nella nostra città, sabato 29 gennaio alle 15 (la piazza verrà comunicata appena possibile).

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Mara Carfagna sigla un Protocollo contro le pubblicità lesive verso le donne
Scritto da Redazione PoD Giovedì 27 Gennaio 2011 22:27   

di Serena Dinelli- Coordinatrice Pod Area Donne e Media

 

Questo 26 gennaio l'On Carfagna, Dipartimento per le Pari Opportunità, ha siglato un protocollo sulle pubblicità lesive della dignità femmile: è istituito un Comitato Paritetico che potrà chiedere l'immediato ritiro di una pubblicità palesemente offensiva nei confronti delle donne. Ne fanno parte tre rappresentanti del Dipartimento PO e tre dell'Istituto Autodisciplina Pubblicitaria (IAP), proprio quello  IAP che in questi mesi tante di noi hanno tempestato di lettere di segnalazione e di protesta. Le segnalazioni fatte al neo Comitato, se ritenute fondate, avranno efficacia immediata. L'iter usuale dell' IAP prevedeva invece l'effettivo ritiro solo dopo un mese, quando ormai la campagna era già stata vista. Il 19 gennaio scorso, durante il nostro evento "Questione Femminile, questione Italia", Emma Bonino ha detto: "Dobbiamo volere l'impossibile", e Susanna Camusso ha fatto proprio lo slogan. E da tempo Lorella Zanardo affermava che, lavorando nel modo giusto, si poteva provocare una svolta nella avvilente immagine delle donne in Italia. Che dire allora di questa veloce iniziativa del Dipartimento? Che lo vediamo certamente come un risultato del rilancio di mobilitazione che c'è stato, che ha preso tante forme: dal film di Lorella e dal suo lavoro suo territorio, alla campagna "Immagini amiche" dell'UDI, dalle puntigliose segnalazioni allo IAP di Corrente Rosa e di Donne In Quota, ai vigorosi mail bombing organizzati da tante donne. Fino alla nostra proposta di Osservatorio Rai; e al lancio del nostro "Manifesto per un utilizzo responsabile dell'immagine femminile in pubblicità", che abbiamo presentato il 19 gennaio già con l'adesione di 7 importantissime aziende. Occasione in cui abbiamo anche visto "Réclame", l'analisi degli spot stereotipati fatta da Nonchiedercilaparola. E poi il lavoro di un vero e proprio maestro, duranto anni: Ico Gasparri con la sua ricerca, la denuncia dell'uso dell'immagine e dei corpi delle donne.

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I nostri impegni per il 2011
Scritto da Redazione PoD Sabato 22 Gennaio 2011 18:01   

SEGNALIAMO:

A questo link l'intervista a Emma Bonino (Presidente onoraria di PoD) e Cristina Molinari (Presidente di PoD), andata in onda su Radio Radicale, dove si fa un bilancio dell'iniziativa  "Questione femminile, questione Italia" e si delineano i prossimi impegni. Cliccando su questo link invece, un confronto e un focus con Cristina Molinari (Presidente PoD) e Cristina Sivieri Tagliabue (socia fondatrice PoD e presidente di NCLP) sull'uso del corpo delle donne nella pubblicità, sull'iniziativa per il manifesto per un utilizzo responsabile dell'immagine femminile e sui video presentati il 19, per l'iniziativa La Réclame

A questo link l'intera rassegna stampa sull'evento del 19 gennaio.


I NOSTRI IMPEGNI PER IL 2011

Il 19 gennaio il comitato Pari o Dispare ha avanzato tre proposte:

1. L’istituzione di un’Authority contro le discriminazioni di genere che vigili sul rispetto del principio di uguaglianza tra uomini e donne, promuova e rafforzi l’effettiva parità tra i generi.

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Comitato Pari o Dispare