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Il 10 giugno a Milano:"Donne nei media e in pubblicità"
Scritto da Redazione PoD Lunedì 31 Maggio 2010 15:02   

Vieni anche tu il 10 giugno a Milano, a partire dalle ore 16.45, presso L'Università Statale  (Università Statale aula 201, Via Festa del Perdono, 3), per discutere insieme di "Donne nei media e in pubblicità: per una diversa immagine delle donne in Italia".

Tra le e gli ospiti ci saranno anche Emma Bonino, Lorella Zanardo, Gad Lerner.

Il programma completo e i partecipanti a questo link: 

http://www.pariodispare.org/index.php?option=com_content&view;=article&id;=59:evento-donne-e-media-vieni-anche-tu-il-10-giugno-a-milano&catid;=6:eventi

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Una prima piccola grande vittoria: il sì della Commissione Vigilanza Rai all'Osservatorio
Scritto da redazione Martedì 18 Maggio 2010 18:11   

Comunicato di Emma Bonino e del Comitato “Pari o dispare”

Accogliamo con soddisfazione la notizia dell’approvazione dell’emendamento al contratto di servizio Rai per l’istituzione di un Osservatorio indipendente contro gli stereotipi di genere, intanto nel servizio
pubblico radiotelevisivo.

Proprio questa mattina (martedì 18 maggio) Emma Bonino e “Pari o dispare”, insieme a diversi parlamentari tra cui tra cui Marco Beltrandi (Radicali PD), Francesca Marinaro (PD), Maria Ida Germontani (PDL), Vittoria Franco (PD), Giovanna Melandri (PD), avevano auspicato l’inserimento di tale emendamento nel contratto di servizio, che raccoglieva le istanze di numerose donne dell’associazionismo al femminile come Gabriella Cims (appello donne e media) e Pina Nuzzo (UDI), nonché di personalità del mondo della cultura e dell’informazione, tra cui Tiziana Ferrario, Myrta Merlino, Miriam Mafai, Mimosa Martini, Lorella Zanardo.

L’emendamento ha trovato ampio sostegno bipartisan con le firme di oltre 70 parlamentari.

Negli scorsi giorni l’appello di “Pari o dispare” (www.pariodispare.org) era stato sottoscritto su Facebook e sui siti da oltre 1200 persone e diverse personalità tra cui Bianca Berlinguer, Sofia Ventura, Caterina Soffici, Cristina Sivieri Tagliabue, Anna Puccio, Marilisa D'amico, la Presidente di "Un Ponte Per..." Loretta Mussi, Francesca Santoro del CNEL. Quello di oggi è un primo passo, fino a poco tempo fa inimmaginabile, per impostare una nuova rappresentazione delle donne in tv e nei media e
monitorare una corretta immagine del femminile che risponda veramente alla realtà delle donne in Italia. Compito dell’Osservatorio, che noi siamo pronte a fare subito, non sarà di censurare ma di promuovere anche tra i giovani una più consapevole ed equilibrata cultura e rappresentazione di
genere.

A questo link lo speciale di Radio Radicale (audio-video) su emendamento e conferenza stampa: 

http://www.radioradicale.it/contro-gli-stereotipi-di-genere-nei-media-un-primo-passo-verso-un-osservatorio-rai

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Chi lavorerà veramente per le donne? Ecco le risposte all'appello di PoD
Scritto da Fiorella Kostoris Lunedì 29 Marzo 2010 09:06   

Nell’appello dell’8 marzo, da me pubblicato quale Presidente del neonato Comitato Pari o Dispare nel fondo del Corriere della Sera Supplemento Economia, chiedevo ai candidati-Presidenti di 12 Regioni, dove si sta votando, di impegnarsi, qualora premiati dalle urne, a seguire l’esempio della Legge 16 della Toscana dell’aprile 2009, ovvero ad effettuare la valutazione di impatto di genere di ogni legge regionale,a promuovere il gender budgeting,esaminando gli effetti del bilancio su uomini e donne, a creare la banca dati dei saperi femminili affinché nessuno possa più affermare che la disparità fra lavoratori e lavoratrici, particolarmente nelle posizioni apicali, è dovuta alla insufficiente offerta di queste ultime,con le caratteristiche desiderate.

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Regionali un impegno per le donne
Scritto da Fiorella Kostoris Lunedì 08 Marzo 2010 00:00   

In un’ Italia, dove l’empowerment (il potere) femminile nelle istituzioni pubbliche e private è fra i più deboli del mondo civile e la stessa mera presenza delle donne nel mercato del lavoro è la più bassa dell’Unione Europea a 27 con la sola eccezione di Malta, non c’è davvero molto da rallegrarsi l’8 marzo. E di fatti non a questo serve tale ricorrenza, nata per ricordare la tragica morte di operaie in sciopero, bruciate vive in una fabbrica di Chicago 102 anni fa. La celebrazione della giornata internazionale della donna dovrebbe invece essere utilizzata nel nostro Paese per non dimenticare il lungo percorso che ci attende verso la parità effettiva di genere, pur a parole autorevolmente sancita dalla Costituzione Italiana più di 60 anni orsono e con forza ribadita dai Trattati Europei,a partire da quello di Amsterdam all’articolo 141.

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