L'Assemblea generale di Pari o Dispare, tenutasi sabato 11 dicembre a Roma, dalle ore 14.30 alle 18.30, presso l'Aula Volpi della Facoltà di Scienze della Formazione di Roma tre, alla presenza di circa 60 partecipanti e con 40 votanti, ha eletto, a larghissima maggioranza, con un solo voto di astensione, Cristina Molinari come nuova Presidente.

E' stata inoltre eletta all'unanimità Agnese Canevari come nuova coordinatrice del gruppo donne, lavoro e welfare.

A seguire un messaggio della Presidente Cristina Molinari.

"Care socie, cari soci,
 Innanzi tutto vi ringrazio per la fiducia che mi avete accordato eleggendomi Presidente di Pari o Dispare e che mi impegnerò a meritare nei prossimi mesi.
Il mio sforzo sarà quello di raggiungere i risultati con uno stile di interazione che favorisca un clima di ascolto, di collaborazione e possibilmente di soddisfazione.
Pari o Dispare è nata con obiettivi molto precisi: 1) donne e lavoro e meritocrazia, 2) stereotipi nei media come causa ed effetto della riduzione dei ruoli femminili, 3)  rappresentazione di genere
Questi temi rappresentano il nostro DNA e dobbiamo quindi proseguire ed intensificare la nostra azione sfruttando al meglio le competenze presenti in PoD, in un anno che si prospetta molto intenso e sfidante sia dal punto di vista politico che economico.

Il video dei tre interventi, a questo link: Donne a vieni via con me: Bonino, Camusso, Morante

Ieri sera, per una volta, un momento importante in tv per le donne italiane, durante la trasmissione "Vieni via con me" con Fabio Fazio e Roberto Saviano.

Emma Bonino, Susanna Camusso e Laura Morante, leggono un elenco, ciascuna il proprio, ma tutti e tre sull'universo al femminile: il corpo delle donne nel mondo e nella storia "da sempre un campo di battaglia" come ci dice Emma Bonino; le donne, i "lavori", i diritti e le troppe discriminazioni, ricordati attraverso dei pensieri al femminile, da Susanna Camusso; ciò di cui le donne non dovrebbero più avere paura, un elenco scritto da una giovane ragazza e letto da Laura Morante. E un pro memoria, per noi tutte e per chi ha buone orecchie per intendere, ma anche per chi non ce le ha: "Insomma, nasciamo pari e cresciamo dispare... una signora ha scritto:  in generale le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio per essere giudicate brave la metà...per fortuna non è così difficile"

Un ulteriore commento, "Spiragli", di Loredana Lipperini

Dal blog di Loredana Lipperini

Vi proponiamo questo reportage/approfondimento da Bari sull'evento/presentazione di "Donne in attesa" di Paola Profeta e Alessandra Casarico, Professoresse alla Bocconi e socie fondatrici di Pari o Dispare e organizzato dal nascente nucleo di PoD in Puglia, grazie al lavoro di Magda Terrevoli, Presidente della Commissione per la Pari Opportunità presso la Regione Puglia.

E se una delle vie d’uscita dalla crisi fosse proprio investire risorse nell’occupazione femminile?

di Maria Grazia Tundo (dal sito amico di PoD "DOL'S" )

E’ l’interessante e dettagliato scenario che due giovani professoresse associate di Economia presso l’Università Bocconi di Milano ci prospettano nel loro libro “Donne in attesa'', ed. Egea, presentato a Bari da Maria Laterza, nell’accogliente  scenario della storica Libreria.
Alessandra Casarico e Paola Profeta (entrambe professore associato di scienza delle finanze all'università Bocconi di Milano), che inoltre collaborano da diversi anni con il Sole 24ore, hanno illustrato con dovizia di dettagli e numeri, nonché grande capacità di sintesi, cosa significhi per una nazione come l’Italia essere fanalino di coda in Europa per ciò che riguarda le politiche di genere. La presentazione, coordinata da Magda Terrevoli, Presidente della Commissione per la Pari Opportunità presso la Regione Puglia, ha visto come interlocutore anche l’Assessore al Welfare del Comune di Bari, Ludovico Abaticchio, che ha illustrato l‘impegno delle istituzioni cittadine nella direzione del “bilancio di genere'' e della presenza della Consulta per poter dare visibilità a tali tematiche.

 "Se non facciamo squadra siamo perse"

L'Opinione - 14 novembre 2010

di Dimitri Buffa

"In un mondo che usa regole declinate al maschile noi donne dobbiamo imparare a far squadra insieme oppure non se ne esce". Parola di Emma Bonino, l'unica donna in Italia a essere mai stata candidata alla Presidenza della Repubblica, sia pure come outsider e senza speranze di farcela (grazie alla partitocrazia) nel 1999. Oggi è vicepresidente del Senato dopo essere stata Commissario europeo alla cooperazione e alla pesca nel 1994 su designazione del primo governo Berlusconi e dopo essere stata Ministro al Commercio estero nel Governo Prodi del 2008.

Che cosa vuol dire per una donna fare politica e in specie nel nostro Paese?

Significa, molto più che per un uomo, mettersi in gioco completamente  dovendo confrontarsi con regole maschili. Gli uomini riescono ad auto conservare il proprio potere, poiché hanno imparato a dividerselo, le donne invece, essendo poche e cooptate, spesso se lo litigano, non riescono a farsi spazio, attendono ancora la manna dal cielo. Ma la cooptazione, senza moralismi di sorta, comporta l’accettazione in toto di quelle regole non meritocratiche che si dovrebbe invece contribuire ad abbattere. Ma questo vale in tutti i settori:  moltissime donne in università: al posto di comando 2 o 3. Moltissime donne in banca: al timone? 1 o 2. E vogliamo parlare dei quotidiani politici o  tv? Al posto di direzione:  3

Ragazze, voi che lavorate come matte o siete state licenziate, che non trovate l'asilo per i figli, che magari baruffate col marito o compagno, che vedete tutti i giorni programmi TV e pubblicità con immagini che vi toccano i nervi, ecc ecc, rilassatevi! Avete un luogo dove ci si occupa di voi! Si sono messi insieme parecchi Ministri e Ministeri e una grande azienda come Trenitalia, per offrirvi questa deliziosa possibilità. Stiamo parlando della promozione speciale Frecciarosa di Trenitalia.  Approfittatene, scade tra poco.

Tanto per cominciare, come donne dai 12 anni agli... anta viaggerete gratis!...

Ancora pessime notizie su occupazione femminile e sulla presenza delle donne nelle stanze dei bottoni. Leggendo le ultime informazioni sul management al femminile, estratte da un rapporto Manageritalia su dati Eurostat, si puo' comprendere quanto l'Italia e la popolazione femminile siano lontane dall'Europa e schiacciate all'ultimo posto in classifica:dopo Grecia, Cipro, Turchia, Austria. Quanto ancora dobbiamo aspettare per ripristinare condizioni minime di civiltà, meritocrazia e parità di genere? O, parafrasando al contrario una celebre canzone, "the worst is yet to come"? Per preparare una riscossa a questa ennesima cattiva notizia, un interlude musicale incoraggiante e ironico: http://www.youtube.com/watch?v=7tX4rjHMBCQ

Da un lancio Ansa (ansa.it)