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Manifesto per un utilizzo responsabile dell’immagine femminile
Scritto da Redazione PoD Sabato 22 Gennaio 2011 17:34   

Vi riportiamo il testo integrale del Manifesto per un utilizzo responsabile dell'immagine femminile promosso da Pari o Dispare, a cui hanno aderito già in occasione dell'evento del 19 gennaio:

Accenture, Johnson & Johnson, Kroll, L'Oréal, Microsoft, Unilever/Dove, Vodafone.

(A questo link, l'audiovideo completo dell'evento)

Manifesto per un utilizzo responsabile dell’immagine femminile  

Le aziende firmatarie aderiscono, nel quadro di un impegno di Corporate Social Responsibility, al “Manifesto per un utilizzo responsabile dell’immagine femminile”, lanciato dal Comitato Pari o Dispare.

Le aziende firmatarie, consapevoli dell'importanza dell' innovazione e della meritocrazia, ritengono che una rappresentazione delle donne moderna, articolata, che rifletta le molteplici facce della realtà femminile attuale, rispettosa della dignità della persona, possa anche contribuire allo sviluppo del paese e ad un miglior dialogo con le consumatrici e i consumatori.

Non intendono perciò associare il proprio marchio a messaggi discriminatori o degradanti, siano essi espressi in forme dirette o indirette, basati su stereotipi di genere, o che, valutati nel loro contesto, possano esaltare o indurre una qualsiasi forma di violenza contro le donne. Si impegnano pertanto a fare scelte coerenti con tale impegno nelle proprie campagne e iniziative pubblicitarie.

Il "Manifesto" sottoscritto raccoglie e rilancia sostanzialmente raccomandazioni e risoluzioni più volte espresse dalle Nazioni Unite e dal Parlamento Europeo.

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Un grazie della Presidente dopo il successo dell'iniziativa di PoD
Scritto da Redazione PoD Giovedì 20 Gennaio 2011 15:37   

 

Care amiche e cari amici,

non è trascorso molto tempo dalla mia ultima lettera, ma, pur non essendo una grafomane, desidero farvi perdere qualche minuto per parlarvi dell’evento “Questione femminile, questione Italia” che abbiamo organizzato e condotto ieri nella Sala Zuccari. Ne hanno parlato molti giornali e abbiamo perfino avuto dei servizi alla TV. Molte di voi erano presenti e molte spero abbiano potuto seguirlo via web sul sito de Il Sole 24 Ore oppure in differita sul sito di Radio Radicale (link). A detta di tutti , ed anch’io ho avuto questa impressione, è stato un grande successo: in parte perché avevamo ospiti di grande prestigio, in parte perché sempre più si sta diffondendo tra le donne il desiderio di un cambiamento in Italia, in parte perché in questi giorni la cronaca politica ci sta dando un quadro particolarmente offensivo per le donne. Ma forse anche perché abbiamo trattato temi interessanti, proposte pragmatiche, rispettando un’agenda intensa e variegata. Avevamo donne ovunque, in piedi in sala, sedute per terra nei corridoi adiacenti dotati di monitor, in un’altra sala in altro palazzo apprestata in tutta furia e per giunta quasi tutte hanno resistito (senza neanche un break per il caffè) fino alla fine. Tra di esse molte parlamentari (non solo sul palco), alcune ambasciatrici e molti giornalisti e giornaliste. Abbiamo ricevuto commenti molto positivi anche sulle tre proposte illustrate e la disponibilità a proseguire il lavoro e a collaborare da parte di molte speakers e partecipanti. Insomma io francamente non prevedevo che andasse tutto così liscio.

 

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Questione femminile, questione Italia. Tra le ospiti, Emma Marcegaglia e Susanna Camusso
Scritto da Redazione PoD Martedì 18 Gennaio 2011 12:06   

Pari o Dispare è lieta di invitarvi a partecipare all'evento del 19 gennaio, dalle ore 15.00 alle ore 19.00, presso la Sala Zuccari del Senato della Repubblica, dal titolo "Questione femminile, questione Italia".
Prenderanno parte al dibattito: Emma Marcegaglia, Anna Maria Tarantola, Susanna Camusso, Emma Bonino, Anna Finocchiaro, Rosy Bindi, Maria Ida Germontani, Linda Lanzillotta.

 

Saranno presentate le proposte di Pari o Dispare per affrontare nel complesso la difficile situazione delle donne nel nostro Paese. Potete trovare qui una anteprima, in questa intervista pubblicata oggi su Il Sole 24 ore.

 

Sarà possibile seguire il live streaming dell'evento sul sito de Il Sole 24 ORE

 

*Segue il fitto programma del nostro evento

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Se non facciamo squadra siamo perse
Scritto da Redazione PoD Lunedì 15 Novembre 2010 10:09   

 "Se non facciamo squadra siamo perse"

L'Opinione - 14 novembre 2010

di Dimitri Buffa


"In un mondo che usa regole declinate al maschile noi donne dobbiamo imparare a far squadra insieme oppure non se ne esce". Parola di Emma Bonino, l'unica donna in Italia a essere mai stata candidata alla Presidenza della Repubblica, sia pure come outsider e senza speranze di farcela (grazie alla partitocrazia) nel 1999. Oggi è vicepresidente del Senato dopo essere stata Commissario europeo alla cooperazione e alla pesca nel 1994 su designazione del primo governo Berlusconi e dopo essere stata Ministro al Commercio estero nel Governo Prodi del 2008.

Che cosa vuol dire per una donna fare politica e in specie nel nostro Paese?

Significa, molto più che per un uomo, mettersi in gioco completamente  dovendo confrontarsi con regole maschili. Gli uomini riescono ad auto conservare il proprio potere, poiché hanno imparato a dividerselo, le donne invece, essendo poche e cooptate, spesso se lo litigano, non riescono a farsi spazio, attendono ancora la manna dal cielo. Ma la cooptazione, senza moralismi di sorta, comporta l’accettazione in toto di quelle regole non meritocratiche che si dovrebbe invece contribuire ad abbattere. Ma questo vale in tutti i settori:  moltissime donne in università: al posto di comando 2 o 3. Moltissime donne in banca: al timone? 1 o 2. E vogliamo parlare dei quotidiani politici o  tv? Al posto di direzione:  3

 

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Comitato Pari o Dispare